domenica 25 aprile 2010

S.O.S PRIMO APPUNTAMENTO!

S.O.S PRIMO APPUNTAMENTO!

Finalmente uscirete insieme! Sei riuscita ad ottenere un appuntamento con quel ragazzo tanto carino che ti piaceva da tempo (a dire la verità è lui a pensare di esser riuscito a strapparti un'uscita! E deve continuar a pensare così...). Niente panico! Ora vediamo quello che devi (o non devi) fare perché questo appuntamento non sia il primo... e l'ultimo!

Il gran giorno è arrivato: solo poche ore ti separano dal momento tanto atteso! Il cuore batte impazzito, le mani sudano, ti vengono in mente mille dubbi: è normale, è il primo appuntamento! Lui ti piace davvero tanto e vuoi che sia tutto perfetto. L'uscita deve andare così bene da chiederti il bis. Magari hai ripetuto diverse volte il “primo appuntamento” ma ogni volta è come la prima e l' ansia può giocare brutti scherzi. Mai chiedersi “gli piacerò?”. Se ti ha chiesto di uscire o ha accettato un tuo invito, un interesse deve pur esserci! Cominciamo ora a vedere le varie fasi del vostro appuntamento!


PRIMA DELL'APPUNTAMENTO

Devi prepararti e sei completamente in tilt. Stai calma. Pensa al tuo look: il modo in cui ti vestirai, pettinerai e truccherai sarà il tuo “biglietto da visita”. Se ti vesti in modo casual, potrebbe pensare che non eri disposta a volerti 'impegnare' di più. Se ti presenti troppo elegante, potresti risultare troppo “sofisticata”. Arrivare super-sexy potrebbe anche fargli piacere, ma se è una relazione quella che cerchi, aspetta di essere più intimi per sfoderare il tuo lato più “hot”. Un look trendy ma semplice sarà perfetto: indossa qualcosa che esalti le tue forme senza mostrare troppa pelle, scegli colori che normalmente indossi, occhio però a non esagerare con gli accessori! Lo stesso discorso vale per trucco e capelli: evita l'eccesso. Sia il make-up che i capelli dovranno essere diversi da quelli che porti di solito, per dimostrare che l'occasione è speciale, ma non esageratamente vistosi. Cerca di essere chic ma con semplicità. Come ultimo tocco scegli un profumo leggero che non disturbi e lascia che sia il tuo odore naturale ad attrarlo... Più potente afrodisiaco non c’è! Ma sopratutto cerca di porti nel modo più naturale possibile in modo da essere te stessa e sentirti a tuo agio!


ALL'APPUNTAMENTO

Una volta giunti a destinazione, a meno ché non abbiate optato il cinema (meglio evitarlo alla prima uscita!), probabilmente comincerete a parlare per conoscervi meglio. Evita assolutamente il monologo: purtroppo questo è un difetto tutto al femminile, ma alla prima uscita la lingua lunga non è proprio un pregio da sfoggiare! Parlagli di te, dei tuoi interessi, dei tuoi gusti, ma intanto fagli anche domande che riguardino lui: dagli sempre modo di inserirsi nella conversazione (attenzione: è vietato fargli il terzo grado!! Sii discreta, se lo assali con mille domande si chiuderà a riccio!). Così vedrà che con te è piacevole dialogare, e soprattutto che sei interessata a quello che ha da dire! Evita inoltre di tirarla troppo per le lunghe con un solo argomento, potresti risultare noiosa... Ricorda che al primo appuntamento è assolutamente vietato parlare di ex. Puoi al massimo accennare qualcosa ma restando sempre vaga e dirottando la conversazione subito su altro. Altro argomento da evitare, sono gli istinti materni: figli e matrimonio sono due argomenti che terrorizzano gli uomini, quindi per ora tienili per te! Altri temi “out” sono religione, politica e qualunque altra cosa ti faccia infervorare. Ingaggiare una “battaglia” già al primo appuntamento non fa una buona impressione! Se andrete al ristorante evita di fare la schizzinosa o la fissata che ha paura di ingrassare. Entrambi questi comportamenti non sono per niente sexy! Inoltre, attenzione agli alcolici: se sorseggiate un paio di drink per 'riscaldarvi' ok, ma non esagerate, una ragazza ubriaca non è proprio il massimo... Non esprimerti troppo sul suo look: modo di tener i capelli, il suo aspetto, a meno che tu non abbia dei commenti decisamente positivi (e sinceri) da fare. Un ragazzo al primo appuntamento è spesso molto insicuro, rischieresti di intimidirlo! Andateci piano con le fantasticherie: anche se subito ti sembra quello giusto, rimani con i piedi per terra!


DOPO L'APPUNTAMENTO

Non tirate la serata troppo per le lunghe. Se vi siete detti tutto e non ci sono altre cose interessanti in programma, prendi l'iniziativa e salutalo per quella sera, magari adducendo la scusa di qualche impegno per dopo o per l'indomani presto. Essere un po' sfuggenti paga sempre invece che mostrarsi sempre disponibili e rischiare di far la figura dello zerbino! La serata è andata, siete stati bene, l'ansia è calata. E' ora di tornare a casa. Lui magari ti invita a seguirlo a casa sua o ad andare in un posto più “intimo”... Non accettare! Almeno non al primo appuntamento. Anche se stai morendo dalla voglia di accettare resisti, farlo aspettare un attimo non ha mai fatto male a nessuno e il desiderio aumenta l'attrattiva verso di te! Meglio non accelerare troppo le cose, se ha un vero interesse verso di te, rispetterà la tua scelta.


La regola d'oro principale resta la stessa: essere assolutamente sincera e te stessa, non fingere di essere diversa per conquistarlo, perché il “castello di sabbia” crollerebbe al massimo al terzo appuntamento. Credi in te e nella tua bellezza interiore (e anche esteriore no?), e stai sicura che vorrà rivederti! Se invece qualche piccolo errore scappa va bene lo stesso. Nessuno è perfetto e neanche un primo appuntamento lo è! L’importante, sempre e comunque, è divertirsi.


Lidia Modena

Fonte: Young18 n.86 febbraio 2010





INTERVISTA CON FEDERICA BOSCO



INTERVISTA FEDERICA BOSCO


L'amore è eterno finché dura ma il dolore che si prova dopo non si sa quanto durerà. Federica Bosco, attraverso le sue esperienze e quelle delle amiche, ha scritto un manuale di pronto soccorso per cuori infranti con 101 regole d'oro per tornare a sorridere. Federica, fiorentina doc, scrittrice e sceneggiatrice, appassionata di yoga, torna col suo “101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro” a dar “lezioni d'amore” come coi suoi precedenti bestsellers. La persona giusta per voi, care ragazze, esiste: aprite gli occhi e la troverete!


Federica, hai scritto “101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro” (ma di ex??), ci spieghi in poche parole di che libro si tratta?

Il libro è più serio di quello che sembra perché il tema che affronta è quando finisce un rapporto. Sembra di morire, ti manca un pezzo di te. Ho fatto questo manuale in tre parti in modo che quando subisci questo dolore lo consideri come un lutto quindi ti “curi”. Ma per se stessi non c'è verso: autodistruttivi al massimo. Io l'ho fatto, mi sono fatta così male, allora dopo anni di tanto riflettere ho capito cos'è l'amore e ho capito che anche io potevo trovar una persona giusta per me. Non è trovare un altro imbecille, vuol dire non solo riesco a non soffrire perché mi hai lasciato ma riesco anche a trovare una persona giusta. Impariamo a volerci bene “da sole” perché non c'è fretta per trovare un'altra persona. C'è bisogno di un periodo più o meno lungo in cui si rimane ad elaborare il lutto. Sostengo molto l'idea di trovare le passioni: ballare, cantare, recitare,...

I 101 modi di cui parli nel tuo libro sono veramente tanti, quali sono tra tutti i più fondamentali?

Innanzitutto salvaguardare al massimo la propria salute, cosa che sembra scontata, ma quando ci si trova a dover elaborare un lutto da separazione si farebbe qualunque cosa pur di attenuare la sofferenza quindi via ad alcool, spese sconsiderate e ansiolitici. Il primo consiglio è quello di non farsi del male e di prendersi cura di se come se fossimo malate. Quando uno è malato si cura con pazienza e rispetto. Le ferite del cuore meritano la stessa attenzione.

Quando si è innamorate si fa fatica a riconoscere difetti e mancanze del proprio ragazzo, riconoscere che non è quello giusto forse, come si deve fare?

Proietti fuori tutto quello che vorresti e lo ”appiccichi” alla persona e poi un giorno dici “ma...sei cambiato?”. No, lui è sempre stato così ma tu eri talmente presa che non ti accorgi che in realtà lui ti dice le stesse cose di prima. Bisogna perder un po' di tempo nel conoscere la persona, questo è ciò che da vita alle storie più lunghe. Non buttarsi sul primo e ostinarsi a dire è lui. Concentrarsi sulle affinità che ha con te, ma devono essere cose importanti, non importa se non è bellissimo, se non è ricco, l'importante è che abbia sani principi. Se lui ti fa uno sgarbo, ti mette le mani addosso non ha più chance.

Come elaborare il "lutto" della separazione e in quanto tempo?

Ci vuole tempo e questo dipende dalla durata della relazione e anche dalla forza di volontà, perchè all'inizio è veramente dura abituarsi all'idea che la persona che chiamavi tutti i giorni e con cui progettavi la tua vita futura sia tornata improvvisamente ad essere un perfetto sconosciuto. E' una cosa impensabile e difficile da accettare, ma si supera anche se sembra impossibile e ci rende più consapevoli del nostro valore e della persona che vorremmo davvero accanto a noi. Spesso ci accontentiamo delle briciole e non ci rendiamo conto che quando una storia “malata” finisce sia una fortuna.

Che cosa, chi, possono aiutare nel superare questa triste "fase"?

Il lavoro, le passioni e buoni amici che ci tengano lontani dal cellulare e da facebook, almeno all'inizio! Trovare qualcosa che ci faccia alzare la mattina è quello che definisco "il piano B", ce ne vuole sempre uno nella vita, altrimenti se il nostro benessere dipende dalla presenza degli altri ci condanniamo all'infelicità. Ci vuole una passione forte che ci dia grande soddisfazione e che ci renda stabili, solo così saremo abbastanza solidi da permetterci una relazione equilibrata.
Come trovare la forza per ricominciare una storia, per “ri-fidarsi” di un'altra persona e investire nuovi sentimenti?

Trovo che sia fondamentale passare un periodo più o meno lungo da sole, per rimettersi in forze e capire quello che veramente vogliamo in modo da non accontentarsi più, ma diventare esigenti così come lo siamo negli altri settori della vita. E' buffo come siamo attente al vestire, agli accessori, all'alimentazione e all'aspetto e come invece siamo distratte e poco esigenti per quanto riguarda il nostro cuore!

Il rapporto perfetto, l'anima gemella forse non esistono, qual è dunque la soluzione?

Esistono, le storie d'amore sono dei compromessi costanti e continui. Quando ci rapportiamo a una persona non possiamo fare cosa vogliamo. Ok lui ci ama, s'è preso il “pacchetto” ma è una continua negoziazione. Ci devono essere pochi fondamentali punti d'incontro: se vedo che lui, su cose fondamentali della vita, la pensa come me, sul resto posso “lavorare”. Quindi il tuo principe azzurro certo che c'è, non devo passar la vita a cercarla, la troverò quando sarà il momento, quando sarò matura abbastanza da vederlo.

Un consiglio finale da “sorella maggiore”per le nostre lettrici?

Studiare molto, crescere ispirandosi a persone toste, leggere tanto, informarsi, non stare troppo davanti alla televisione, non “bersi” le cose che uno sente dire in giro, essere incredibilmente curiose, cominciare ad avere idee chiare sul proprio futuro, sapere cosa si vuole fare e impegnarsi a fondo per farlo. In questo modo si diventa delle donne toste e si incontrano persone al nostro livello, uomini in gamba e si evita di incappare in storie con degli imbecilli. E quando un uomo ti manca di rispetto scappare a gambe levate! Gli errori si fanno sempre ma è importante concentrarsi sempre su di se, essere una donna che studia, lavora ed è indipendente, senza chiedere nulla, soprattutto a un uomo.


101 MODI PER DIMENTICARE IL TUO EX E TROVARNE SUBITO UN ALTRO

Nel nuovo libro “101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro" (Newton Compton), Federica Bosco ha raccolto le sue negative esperienze amorose, quelle di amiche e lettrici, per trasformarle in ben 101 consigli che aiuteranno molte ragazze a elaborare il lutto della separazione dalla persona amata e a ritrovare la forza per guardare avanti con positività. Dunque 101

strategie e consigli per superare il dolore della separazione e tornare a sorridere. Nella prima parte di questo manuale ci sono gli indispensabili dieci comandamenti per non ridursi ulteriormente a uno straccio mangiando, bevendo e spendendo. Nella seconda ci saranno le strategie basilari per affrontare il dolore nella sua fase più difficile: l'’astinenza. Alla fine la terapia d’urto: come riconquistare la fiducia in se stesse ed essere pronte a un nuovo amore. Nella fine di un amore non c’è niente da ridere, ma sorridere sarà l’arma vincente per dimenticare l'ex!



Lidia Modena


Fonte: Young18 n.80 settembre 2009










































sabato 24 aprile 2010

SEDOTTO E...PRESO!

SEDOTTO E...PRESO!

Ognuna di noi, in fatto di seduzione, ha la sua personale ricetta, le sue tecniche e le sue strategie. La seduzione è un'arte che si possiede, ma che si può anche imparare, un gioco con le sue regole. Qui vi sveliamo tutti i segreti per catturare un ragazzo e cuocerlo a puntino!


La seduzione è ancora oggi un aspetto misterioso e affascinante della nostra sfera comportamentale-emotiva su cui molti filosofi, letterati, psicologi hanno scritto; un’arte innata, più spiccata in alcune persone rispetto ad altre, che irrimediabilmente scatta quando subentra un’attrazione fatale che spinge alla conquista della “preda” del desiderio. Un primo consiglio, da tenere a mente quando si vuole conquistare un ragazzo, è mostrarsi il più vere possibile. E’ fondamentale risultare naturali, non fingere, non calarsi in ruoli che non sono i nostri e, soprattutto, svelare con discrezione il proprio carattere. Inoltre, per poter sedurre, è indispensabile avere stima di sé, vedersi belle, affascinanti e valorizzare i propri punti forti. Durante il periodo di conoscenza e frequentazione non bisogna svelare tutto di sé. Per conquistare un ragazzo, bisogna farsi desiderare sempre di più, mantenendo qualcosa sempre in sospeso, mostrandosi sofisticate al punto giusto. Imparate a diventare concise e vaghe, per suscitare curiosità e interesse, poiché il mistero aumenta l’attrazione. Fatevi cercare, i ragazzi si struggono esattamente come noi davanti al telefono che non suona e alla mancanza di attenzioni: prima o poi cedono!! I ragazzi sono eterni bambini, bisogna per questo, imparare ad ascoltarli, farli parlare per accrescere il loro ego e mai sminuirli facendo notare i loro errori.


LE FASI DELLA SEDUZIONE

1.La scelta
In qualsiasi situazione la prima cosa da fare è guardarsi attorno e scegliere tra i possibili candidati chi ci attrae di più. Dopo, in genere, escogitiamo un modo per stabilire un contatto con lo sguardo che sembri casuale.

2.Il contatto
Possiamo segnalare il nostro interesse con un sorriso o semplicemente con uno sguardo. Guardare negli occhi è una regola che vale anche in molte altre situazioni. Capiamo subito che chi rifiuta di guardarci rifiuta la conversazione e, naturalmente, non ha il nostro stesso interesse...

3.La conoscenza
Se il sorriso o lo sguardo vengono ricambiati, facciamo il passo successivo: cerchiamo di conoscerci. In questa fase la conversazione va appena oltre le presentazioni. Se questo primo approccio rivela un partner non adatto, si può rinunciare senza offendere i sentimenti altrui.

4.Lo sguardo
Quando si decide di andare oltre, ci si guarda l'un l'altro a lungo negli occhi. Il piacere del contatto visivo è una caratteristica inconfondibile della seduzione.
5.Il contatto fisico
Un altro segnale di accettazione è il permesso di toccare. Inizialmente è un contatto senza particolari significati: anche una semplice stretta di mano più lunga del solito durante le presentazioni può avere un doppio significato... Il primo contatto fisico tra due persone che si attraggono a vicenda assume spesso un'intensità enorme, anche se dura pochi attimi.

6.Fianco a fianco
Il passo successivo è il braccio intorno alla spalla, seguito dal braccio attorno alla vita, che implica maggiore intimità: i corpi si avvicinano e i fianchi si toccano.

7.I baci e gli abbracci
Giunge così il momento dell'abbraccio, seguito nella maggior parte delle culture, dal bacio.

8.Le carezze sulla nuca
Carezze sulla nuca e sul viso costituiscono una fase ulteriore. Questi contatti indicano una profonda intimità . Quindi, prima di concedere al partner piena libertà di accarezzarla, si deve essere instaurato un grande senso di fiducia. Il naturale passo successivo è il sesso.


4 TECNICHE COLLAUDATE

Se il metodo infallibile per sedurre non esiste, tuttavia vi sono alcune tecniche “collaudate”:


Old school

Rispetta la tradizione della vecchia scuola, ovvero non fare niente. Se ti piace un ragazzo e vorresti conoscerlo meglio, lascia che sia lui a fare il primo passo. A molti ragazzi non piace quando lei capovolge i ruoli. Attenzione: i ragazzi, a volte, possono essere un po’ timidi. Hanno paura di farsi avanti, temendo di ricevere un rifiuto. Bisogna dar loro un segno d’incoraggiamento: un sorriso, uno sguardo malizioso e, soprattutto, cercate di non restare attaccate alla vostra amica: l’effetto gruppo può spaventarlo!

Fai la prima mossa

Le regole del gioco sono cambiate! Ormai le ragazze non hanno più paura di fare il primo passo. Sanno ciò che vogliono e come ottenerlo. Se hai individuato la tua preda, procedi a passo felpato e conquistala sfoderando tutte le tue armi di seduzione. Attacca bottone, sorridi e non esitare a stabilire un contatto fisico. Attenzione: i ragazzi sono fragili e il tuo comportamento potrebbe turbarli. Se ti comporti così, potrebbero sentirsi aggrediti e sminuiti nella loro virilità! Altri potrebbero considerarti una ragazza “facile”. Naturalmente, poi, sta a te sapere cosa cerchi…

E' il corpo che parla

I tuoi gesti e i tuoi comportamenti possono dire tanto e inviare dei segnali inconsci. Perché, allora, non usarli per sedurre la tua preda? Inizia col contatto visivo in tre fasi: una prima occhiata furtiva e, dopo qualche istante, guardalo intensamente un po’ più a lungo e, l’ultima volta, dagli il colpo di grazia fissandolo senza abbassare lo sguardo... Quando ti parla, mostrati particolarmente interessata, annuendo: i ragazzi adorano essere ascoltati! Attenzione: lui potrebbe anche non recepire i tuoi segnali. Scambiare due parole, di sicuro, vi aiuterà a stabilire un contatto.

La seduzione virtuale

Nascoste dietro un computer, anche le più timide riescono a flirtare come vere seduttrici. Tuttavia, bisogna andarci piano. Comincia abbordando con degli argomenti neutri: viaggi, cinema, studi, attualità (evitando le polemiche) e crea, così, una certa complicità intellettuale. La tappa successiva consiste nello spingerti un po’ più in là con frasi tipo: “mi trovo proprio bene a parlare con te...”. A questo punto, ci sono buone possibilità che sia lui il primo a proporre di incontrarvi. Sta a te, poi, decidere se e come far evolvere le cose. Attenzione, però: gli inconvenienti non sono rari e non hanno niente di virtuale. Vediamo il lato positivo: almeno ti sei allenata un po’ a sedurre!


Lidia Modena

Fonte: Young18 n.79 luglio 2009


venerdì 23 aprile 2010

SMART DRUGS: LA DROGA DIVENTA FURBA


SMART DRUG: LA DROGA DIVENTA FURBA

Anche le dipendenze non sfuggono alla legge delle mode... Oggi, in Italia, sembrano essere di moda le “smart drugs”, sostanze di origine vegetale svincolate da divieti e controlli poiché non contemplate fra quelle al bando. E, come sempre, sarebbero i giovani a consumarne in quantità da preoccupare l' Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha lanciato l'allarme, nella due giorni conclusasi recentemente a Roma, dedicata all'argomento “Tossicodipendenze”.

Che cosa sono le smart drugs?

Le smart drugs (in Italiano “droghe furbe”) sono le nuove droghe: sostanze che “potenzierebbero” le capacità di apprendimento e di memoria, “migliorerebbero” le performance fisiche e sessuali, “provocherebbero” allucinazioni e stati emozionali alterati. Si parla di nuova droga quando il consumo di una determinata sostanza diventa statisticamente rilevante. Fra le smart drugs si trovano vegetali psicoattivi dalle proprietà stimolanti, allucinogene, narcotiche (ad es. efedrina, caffeina, taurina) provenienti da tutto il mondo. Spesso queste sostanze hanno nomi esotici e misteriosi adatti ad invogliare ed incuriosire i nuovi e sempre più giovani acquirenti. Una delle più diffuse, note e ricercate in questo momento è la Salvia Divinorum: storicamente utilizzata dagli sciamani del Messico con funzione allucinatoria (gli effetti allucinogeni potrebbero essere paragonati a quelli dell’LSD) durante i riti di guarigione. Ma ci sono numerose altre piante psicoattive provenienti dal Sud America, dall’Africa equatoriale, dall’Indonesia, dall’Ucraina, e da molti altri paesi, che sono attualmente commercializzate nei negozi italiani, accanto a una miriade di prodotti elaborati, quali gli “energy drinks”. Queste sostanze arrivano al consumatore anche in forma di pastiglie, polvere, oli, profumi, incensi, semi ed hanno sia un'origine naturale che di sintesi.


Le smart drugs si distinguono in due grandi gruppi:

  • smart drugs o "smart pill" vere e proprie

  • eco-drugs, in italiano "prodotti per etnobotanica", "erbe" o "prodotti per psiconautica" (questi ultimi sono i vegetali allo stato grezzo)


E' stata inoltre elaborata una classificazione delle smart drugs nelle seguenti categorie:

  1. stimolanti efedrinici (herbal ecstasy);

  2. stimolanti xantinici;

  3. stimolanti a sinergismo xantino-aminoacidico (energy drinks);

  4. stimolanti a sinergismo xantino-aminoacidico-sinefrinico;

  5. stimolanti afrodisiaci a base vegetale;

  6. prodotti alcolici (liquori di assenzio);

  7. popper e gas esilarante;

  8. eco-drugs


Che cosa sono gli smart shops?

Per “smart-shop” o “headshop” si intendono i negozi che vendono le smart drugs. Questi negozi esistono in diverse nazioni europee da una quindicina di anni e il fenomeno è ora approdato in Italia. Attualmente gli smart shops italiani sono circa 150, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Chi sono i frequentatori degli smart shops?

Questi appartengono a varie categorie sociali: innanzitutto i giovani che usano queste droghe per scopi “ludici o ricreativi”; gli studenti che ricercano stimolanti cerebrali dal basso profilo tossicologico (a prima vista) per la preparazione degli esami; clienti sono anche adulti 40-60enni, soprattutto maschi, che usano alcune di queste sostanze dal probabile effetto “simil-viagra”.

Quando il primo contatto con tali sostanze?

I primi contatti con le sostanze stupefacenti avverrebbero a soli 11 anni mentre verso i 15-16 anni l’uso diventerebbe meno occasionale (dati Relazione Annuale del Parlamento sulle Tossicodipendenze).Spesso questi adolescenti appaiono del tutto insospettabili: ragazzi che vanno bene a scuola, di famiglie borghesi. Gli elementi in comune sono: genitori assenti, mancanza di punti di riferimento, solitudine.

Quali rischi ed effetti possono incorrere nell'assunzione di smart drugs?

Poiché la maggior parte delle smart drugs sono degli psicostimolanti, frequenti sono gli episodi di intossicazione con agitazione psicomotoria, ansia e, raramente, episodi psicotici. Gravi possono essere anche i danni d’organo (a fegato, cuore e reni) dovuti alla elevata tossicità dei numerosi composti (spesso sconosciuti) contenuti nelle smart drugs. In alcuni casi si sono verificati sincope, perdita di coscienza , coma e morte.

Quali sono le nuove tendenze?

-Gli smart bar

Fiorisce la nascita di questi nuovi spazi, che si avvicinano molto allo stile dei coffee-shops olandesi. Il negozio si trasforma in un locale dove è possibile acquistare ma anche consumare i diversi prodotti, con orari di apertura diversificati e molto elastici, principalmente concentrati nelle serate del venerdì e del sabato. Il luogo dello smart bar è particolarmente studiato per attirare un pubblico giovane e studentesco, spesso situato in prossimità di università o in zone di divertimento.

-L’ e-commerce

Sul web sono oltre 4 milioni i negozi virtuali dove è possibile acquistare smart drugs. Lo sviluppo delle nuove tecnologie ha permesso la creazione di uno spazio di scambio e di commercio del tutto nuovo e di più difficile controllo da parte delle autorità. Nuove sostanze sono continuamente reperibili via Internet, gli utenti possono scambiare informazioni sulle varie sostanze e sulle modalità di preparazione e di assunzione delle stesse. Inoltre, questi smart shops virtuali, permettono di acquistare i prodotti a dei prezzi concorrenziali. Tuttavia soltanto il 50% di questi siti fornisce informazioni sul dosaggio e sull’uso sicuro. Molti di questi siti sono multilingue e la spedizione internazionale è spesso compresa nel prezzo.

-I laboratori

Ultima tendenza dei proprietari degli smart shops è quella di sperimentare nei propri laboratori, sulla base di conoscenze di dubbia credibilità, delle ricette per prodotti nuovi da poter commercializzare: mix di loro ideazione, con danni maggiori per la salute.

Com'è la situazione in Italia?

I consumi di droghe “etniche” e di droghe ottenute da miscugli chimici sono in aumento del 500% e l’offerta è in costante crescita. Diversi sono stati i tentativi in Italia di reprimere il fenomeno degli smart shops. Purtroppo la vendita di questo materiale è ancora legale e i soggetti interessati non sono stati dichiarati perseguibili; sono molti quelli che approfittano delle attuali lacune legislative per mettere in commercio prodotti altamente dannosi per la salute e di facile portata per i giovani. Tuttavia il Governo sta già elaborando una regolamentazione più severa in materia.

Qual è la posizione dell'Unione Europea?

Gli smart shops sono ormai presenti in gran parte degli Stati membri, confermando l’ampiezza e la pericolosità del fenomeno. L'Unione Europea ha elaborato dei piani strategici per lottare contro queste droghe. Con il nuovo piano d’azione “droga” per il periodo 2009-2012, queste forme di cooperazione tra Stati membri, l’Europol e l’OEDT (Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze) dovrebbero essere migliorate. L’Unione Europea ha inoltre messo a disposizione degli Stati membri delle forme di finanziamento per dei progetti rivolti alla lotta alla droga ed alla tossicodipendenza; nel quadro di tale iniziativa è auspicabile la presentazione di progetti che siano specificatamente indirizzati alla sensibilizzazione ed all'informazione dei più giovani sui rischi legati al consumo delle smart drugs.

Lidia Modena

Fonte: Young18 n.78 giugno 2009


SEGNALI DI TRADIMENTO!


SEGNALI DI...TRADIMENTO!

Come scoprire un tradimento? Lo spettro di ogni rapporto è oggi in vertiginoso e pericoloso aumento. Spesso non sappiamo se fidarci o meno del nostro ragazzo, non dormiamo più, siamo nervose. Basta avere un po’ di fiuto e spirito di osservazione e il gioco è fatto: il fedifrago viene scoperto. Attraverso alcuni impercettibili segnali, si può capire se il nostro ragazzo ci tradisce, oppure se sono solo nostre preoccupazioni. Dunque che cosa fare? Se hai qualche dubbio, la prima cosa da fare è accertarsi della presenza del nemico, quindi studiare il campo di battaglia ed infine incastrare la rivale!

Che cosa vuol dire tradire? Letteralmente significa ingannare la buona fede di qualcuno, venendo meno all'amicizia, all'affetto, mancando alla parola data. Ci sono moltissimi tipi di tradimento, a noi però, interessa quello amoroso. Dicono che tradire sia nella natura umana e soprattutto in quella maschile. Ma uno dei dieci comandamenti per l'uomo è il seguente: negare sempre!!! Quindi è quasi impossibile cercare di strappare una confessione al nostro boy.

A questo punto, però, entra in campo il leggendario sesto senso femminile. A noi bastano piccoli gesti e distrazioni da parte di lui e... zac, preso! Innanzi tutto non facciamoci prendere dalla paranoia, magari sono solo le nostre insicurezze che ci dettano questi brutti pensieri. Spesso non facciamo caso a piccole cose che possono essere spie di qualcosa che non va, forse perché troppo innamorate: ragazze svegliatevi e tenete sott'occhio tracce e passi falsi misteriosi!!

Le sue abitudini cambiano

Meglio insospettirsi se improvvisamente lui cambia abitudini! Un ragazzo che cambia improvvisamente routine probabilmente ha cambiato qualcosa della sua vita. Un look completamente rivoluzionato, un hobby esploso da un giorno all’altro, impegni che si prolungano da un po’ di tempo fino a tarda ora, sono segnali che possono destare dubbi. Repentini cambiamenti possono far pensare che un elemento nuovo si sia inserito nella vita del vostro ragazzo...


Ha insolite attenzioni

Generalmente chi tradisce, agli inizi, è colto da forti sensi di colpa che cerca di placare facendo regali alla propria ragazza e ricoprendola di attenzioni. I regali sono inconsciamente un modo per rimediare al pasticcio e al dolore provocato. Con il progredire della tresca anche i regali iniziano a diminuire. Se dunque il vostro ragazzo, da un giorno all’altro, vi riempie la casa di fiori e gioielli, o siete le ragazze più fortunate del mondo o qui gatta ci cova...


Cerca pretesti per litigare

Trova facili pretesti per litigare e da questi passa facilmente alla scenata.


Ha sbalzi di umore

Diventa tutto assieme lunatico e ha bruschi sbalzi d'umore: sembra molto su di giri quando si allontana da te e appare serio e demotivato quando ti sta intorno.


Mostra disinteresse e lontananza

Non interagite più. È diventato freddo e disinteressato nei tuoi confronti. Non ti dice più "ti amo", non fa più apprezzamenti sul tuo look. Non dimostra interesse verso il futuro della vostra relazione. Appare distratto e disinteressato anche quando fate l'amore. Lo avverti emotivamente distante e riservato, ma quando gli chiedi di parlarne, lui svicola e diventa particolarmente geloso della sua privacy. Ti telefona più raramente, tarda ai vostri appuntamenti, è spesso in ritardo e inventa mille scuse per giustificarsi.

E' sempre un po’ sulle sue, preso da mille altri pensieri, dove tu forse non ci sei...


Fa critiche gratuite

Inizia a criticare cose di te che una volta trovava interessanti e attraenti. Al tempo stesso, si offende facilmente di fronte ai tuoi commenti, seppur innocui.


Ha l'aria colpevole

Ha un atteggiamento "colpevole" se tu fai qualcosa di carino per lui. Rappresenti colei che sta rendendo infelice la sua vita, il fatto che tu gli rivolga simili attenzioni lo spinge a ripensare al suo tradimento.


Lui agli occhi degli altri

Lui appare strano anche all'esterno e i tuoi amici iniziano a chiederti che cosa non va. Come si comportano i suoi migliori amici nei tuoi confronti? Ti sembrano imbarazzati e/o sfuggenti? Ti è arrivata recentemente qualche voce 'amica' che vorrebbe metterti in guardia ma che hai sempre respinto come 'malalingua'? I tuoi amici giurano e spergiurano di averlo visto in giro con un'altra ragazza, ma lui ha negato fino alla morte? Le persone a noi più vicine, spesso, notano tensione e discordia ancora prima che il diretto interessato se ne renda conto!


Ha il pensiero della rottura

Fa costanti riferimenti alla fine della vostra relazione, soprattutto se c'è una discussione. In generale, sembra avere un approccio negativo nei confronti della vostra storia e dice con facilità frasi del tipo: “Allora lasciamoci!”, “Se non ti va bene finiamola!”...


Privacy

Mentre un tempo condividevate tutto ora lui diventa geloso dei propri spazi. Si arrabbia subito se sfiorate il suo cellulare o il suo computer. Inizia a pretendere i "suoi spazi".


Ha un sacco di gente nuova intorno.

Prima avevate tutti gli amici in comune, ora lui ha delle “nuove conoscenze” e non gli importa che tu le conosca. Anzi, cerca sempre di evitare che tu le incontri.


Si tira e super tira all'improvviso.

Magari era un tipo che poco ci teneva a queste cose e poi di colpo lo rivediamo messo a nuovo: look, capelli, vestiti, estetista, palestra...Ci chiede perennemente se cosi sia bellissimo e se farebbe colpo: ambiguo più che mai.


Il cellulare

E' uno strumento principe nella scoperta del tradimento!! Se noti che il tuo ragazzo ultimamente è attaccato in modo spasmodico al suo cellulare, può essere utile dargli un’occhiata. Osserva la sua cartella messaggi: sospetta di una cartella vuota perché potrebbe significare la sua abitudine a cancellare all’istante tutti i messaggi ricevuti, soprattutto quelli dalla sua nuova fiamma. Ogni volta che riceve un sms prende il cellulare e si nasconde? Spesso quando provi a chiamarlo ha il cellulare spento? Quando lo chiami a casa per cercarlo sua madre ti risponde: "Ah, ma non era in giro con te?" Ultimamente riceve molto più frequentemente telefonate, magari nelle ore più impensabili? Quando sei tu che rispondi al suo telefonino, riattaccano? Comincia ad insospettirti...

La macchina

Altro luogo di indagine: fazzoletti, capelli, residui di briciole o altro sul posto del passeggero? Una controllatina ogni tanto non farebbe male.


Internet

Ora è arrivata l’era tecnologica e smascherare il flirt hi-tech diventa molto più difficile.

La madre di tutti i tradimenti virtuali è la chat. Come capire se il tuo lui cerca online quelle emozioni che prima cercava con te? In molte chat è necessario registrarsi con una e-mail. Hai il sospetto che lui frequenti una chat con troppa assiduità? Prova ad iscriverti utilizzando il suo indirizzo mail: il sistema ti dirà subito se è già presente. Msn e programmi simili consentono di scambiare messaggi, foto, video, musica in tempo reale. In molti di questi programmi si può anche usare la webcam per vedersi mentre si chatta. Scopri "per caso" la password del suo messenger e ti si spalanca un universo di ragazze che lo desiderano? Entri per caso nella sua posta elettronica e leggi mail sospette? Puzza di tradimento...


Profili del traditore

Il rancoroso

E' decisamente il più pesante da sopportare. Ha tremendi sbalzi d'umore. I suoi sensi di colpa si concentrano tutti verso la sua ragazza, colpevole di “esistere” e quindi di essere un ostacolo al pieno godimento dell’avventura clandestina e si trasformano in insofferenza. Il rancoroso ce l'ha con tutti, col mondo intero. Si inalbera, ha lunghi silenzi e musi immotivati.

Il lamentoso

I suoi sensi di colpa si trasformano in malumore. È un continuo lamentarsi nei confronti della sua ragazza, del mondo, della vita in generale. Non gli sta mai bene nulla, diventa insofferente a qualsiasi cosa e ha spesso gesti di stizza verso chi gli fa domande del tipo “che cosa ti succede?”. E' inutile cercare di farlo parlare, si chiude a riccio in se stesso e non si sbottona.
L’euforico

Cerca di “annegare” i sensi di colpa in atteggiamenti di gentilezza e attenzioni nei confronti della tradita e cura ossessivamente il suo aspetto come mai aveva fatto prima. Diventa molto distratto, vive in un mondo tutto suo e ha frequenti sbalzi di umore. Cura il fisico, va in palestra esageratamente, si profuma e sta attento all'igiene personale.


Ora fermatevi a pensare: è il caso veramente di continuare con ulteriori sotterfugi, con continue ricerche ed eccessive preoccupazioni? Meglio di no. Non c'è altra soluzione: dovete affrontarlo e parlargli chiaramente. Starà poi a voi decidere il da farsi. Se perdonarlo, prendervi un periodo di pausa o lasciarlo. In ogni caso evitate gesti avventati e impulsivi, meditate su quanto la vostra storia sia importante per voi e pensateci bene!!


Lidia Modena

Fonte: Young18 n.77 maggio 2009

giovedì 22 aprile 2010



VINCI L'ANSIA DA ESAME!

L'ansia da esame è quello spiacevole ospite che si presenta alla soglia degli esami e non ci lascia più: entriamo nel panico, non sappiamo come muoverci, ci disperiamo. Niente paura, basta riconoscere e capire le nostre paure per trasformarle in energia positiva da investire in un programma di studio organizzato ed efficace. Seguite queste semplici mosse e gli esami saranno una passeggiata!

Gli esami sono un incubo terrificante per molti studenti. L'ansia da esame è quel tipo di ansia che colpisce gli studenti nelle vicinanze di un esame e che si manifesta con nervosismo, insonnia, irritabilità, vuoti di memoria, difficoltà di concentrazione, preoccupazioni ossessive sull'esame e persino sintomi psicosomatici. Una forte ansia può compromettere le prestazioni intellettuali peggiorando notevolmente la performance di uno studente facendogli fare scena muta durante un interrogazione o non ricordare nulla durante una prova scritta e ,nei casi più gravi, provoca attacchi di panico. Chi soffre di ansia da esame manifesta una serie di pensieri negativi e catastrofici che provocano la auto convinzione di essere bocciato, di non farcela, di fare una figuraccia davanti agli altri, al proprio partner e ai propri genitori e di perdere la loro stima, oppure più in generale, di vedere compromesso il proprio giudizio sociale. Per evitare di arrivare all'esame con delle occhiaie degne di esser borse della spesa e stressati alle stelle, ecco un piccolo vademecum per lo studente che vuole arrivare all'esame preparato, calmo e vincente!

Quali sono le cause dell'ansia d'esame?
L'ansia da esame è un disturbo che non risparmia nemmeno gli studenti più coscienziosi e preparati, anzi sono proprio loro quelli che si fanno prendere dal panico al momento dell'esame! Parliamo di un tipo particolare di ansia da prestazione: è un sentimento d'apprensione che insorge in tutte le situazioni in cui ci sentiamo valutati ed esposti al giudizio altrui. Chi soffre d'ansia d'esame sente che, non viene valutata solo la sua preparazione scolastica, ma anche la sua intelligenza e le sue capacità personali e fa dipendere la sua autostima da un riconoscimento esteriore (come un bel voto). Ossessionato dal risultato, lo studente ansioso, immagina che una cattiva performance possa fargli perdere la stima e l'approvazione dei genitori e degli amici.
Come gestire l'ansia prima di un esame?
E' tempo di prepararsi, studiare e concentrarsi. Sembra un'impresa, tutto diventa difficile e pesante, gli incubi ci perseguitano e ci sentiamo demoralizzate. Non lasciarti sovrastare dal panico da pre-esame, analizza bene la situazione e agisci di conseguenza!
1.Ridimensiona l'importanza dell'esame.
Non attribuire all'esame un'eccessiva importanza. Un esame valuta soltanto la preparazione scolastica, non l'intelligenza o la personalità. Ridurrai l'ansia se penserai: " Se passo l'esame bene, se non lo passo non è la fine del mondo!”. Una prova andata male è un'esperienza che capita alla maggioranza degli studenti e non pregiudica niente: né la riuscita all'università e neppure la futura carriera lavorativa.
2.Attenzione a ciò che pensi
"Non posso farcela: ho troppe cose da studiare... E' una materia troppo difficile per me..." . Se continui a rimuginare su questi pensieri negativi di sicuro non riuscirai a concentrarti sullo studio! Fai dunque attenzione al tuo dialogo interiore. Sostituisci affermazioni negative come "Non posso farcela" con affermazioni incoraggianti come "Posso farcela e ci riuscirò!".
3.Stila un programma di studio
E' importante arrivare all'esame ben preparati perché chi ha studiato riesce sempre a cavarsela. Organizza il tuo programma di studio a seconda del tempo che hai a disposizione e della mole di lavoro che hai, crea una sorta di tabella di marcia da rispettare. Con un sistema di studio organizzato e chiaro, l'apprendimento è più efficace e produttivo!
4.Studia con altre persone
Studiare con altri compagni di classe o di corso, può rivelarsi un grosso aiuto per chi soffre d'ansia d'esame. Studiare con amici offre l'opportunità di condividere le ansie, confrontarsi su argomenti non capiti e aiuta a ridimensionare l'esame.
5.Trova una valvola di sfogo per l'ansia.
Non pensare solo allo studio, riserva del tempo libero da dedicare ad attività piacevoli che ti permettano di " staccare la spina". Qualsiasi attività va bene purché ti piaccia: uscire con gli amici, praticare uno sport, andare dal parrucchiere, andare a un aperitivo, una pizza fra amiche, andare in palestra, ecc. Anche se hai molte cose da studiare è importante concedersi delle pause per rigenerarsi. Trova anche un modo per rilassarti completamente come ascoltare musica, vedere un film, una passeggiata, un bel bagno caldo...
6.Non diventare uno "zombie"
Molti studenti arrivano all'esame in uno stato psicofisico disastroso. La causa? Notti passate sui libri, tonnellate di caffè bevute per restare svegli, alimentazione irregolare. Non cadere in questa trappola, trattati come un atleta prima di una gara: le tue prestazioni intellettuali sono influenzate dallo stato psicofisico, dunque abbi cura di te!

Come gestire l'ansia durante l'esame?
Non esistono soluzioni magiche per gestire l'ansia al momento dell'esame. Se hai seguito i nostri consigli e sei ben preparata, dovresti riuscire a sostenere la tua prova senza problemi. Tieni presente che la disinvoltura agli esami si acquisisce con la pratica: i primi esami sono i più difficili, poi si diventa più tranquilli e più in grado di gestire l'ansia.
1.Evita di studiare il giorno dell'esame
Il ripasso dell'ultimo minuto genera ansia e confusione.
2.Fatti accompagnare da un amico/a all'esame
Per evitare la tentazione della fuga all'ultimo momento, fatti accompagnare da un amico in grado di rassicurarti.
3.Ammetti l'ansia con i professori
Se hai un orale e ti senti agitata, ammettilo con il professore. Il solo parlare della tua ansia servirà a ridurla. Inoltre prima di rispondere ad una domanda, fai un respiro profondo ( ha un effetto calmante) e prenditi qualche secondo di tempo per organizzare la risposta.
4.Essere in forma aiuta la mente
Lo sport, e in generale l’attività fisica, uniti ad una corretta alimentazione, aiutano a recuperare l'equilibrio psicofisico. Gli antichi dicevano “mens sana in corpore sano”: parole sagge!
E allora rilassati e dedica un po’ di tempo a te stessa e al benessere del tuo corpo e della tua mente.

Università e lavoro. Cosa farò da grande?
La scuola è finita, ma non hai ancora le idee così chiare sul tuo futuro? Ragiona con calma ed evita di iscriverti a questa o quella facoltà solo perché ci va anche il tuo amico/a. E’ il momento di capire quali sono le tue vere inclinazioni, cosa ti piace di più, cosa ti interessa, compiendo le scelte giuste per la tua carriera all’Università e nel lavoro. Parlane con gli insegnanti e in famiglia e poi rivolgiti agli sportelli di orientamento messi a disposizione dalle facoltà o consulta i vari siti web degli atenei.


Training multimediale
In nostro aiuto arriva anche il web, offrendo brevi corsi multimediali in grado di insegnarci a gestire l'ansia e quindi prepararci al meglio all'esame. Consultate questo link e...buon training!
http://gingergeneration.it/n/ansia-da-esame-sconfiggila-con-un-click-1516-n.htm

Lidia Modena
Fonte: Young18 n.77 maggio 2009

INTERVISTA CON VAPORIDIS



INTERVISTA CON VAPORIDIS

Le ragazze lo amano e lo seguono in tutto: lui è Nicolas Vaporidis, l'attore del momento che fa battere tanti cuori. Lo abbiamo visto in “Notte prima degli esami”, “Come tu mi vuoi”, “Questa notte è ancora nostra” e recentemente in “Iago”. Un Vaporidis sempre nuovo che si reinventa in ruoli diversi e che continua a far sognare. Ma com'è veramente Nicolas? La parola a lui...

Nicolas sei protagonista, assieme a Laura Chiatti, del film “Iago”, rivisitazione dell' “Otello” di Shakespeare, che abbiamo visto recentemente nelle sale italiane. Nel film interpreti Iago, parlaci di lui: chi è?
Iago è il protagonista del film, ragazzo che abbiamo cercato di riabilitare dalle sue colpe di geloso e infame della situazione, trovando delle attenuanti per giustificare gli atti che fa. Iago è un ambizioso, un sognatore, un idealista, e quando gli viene tolto il suo desiderio, per mano di un figlio di papà come Otello, decide di non lasciar correre e si vendica.
Quando c'è di Iago in te?
Forse c'è la voglia di non sottostare a tutte le forme di prepotenza che vengono perpetrate ogni giorno, non scendere sempre a compromessi; forse sono un po' più scaltro di Iago: scendo un po' più a compromessi.
Hai interpretato un film in cui rivesti una sorta di eroe, lo sei anche nella vita per molte teenagers, come ti senti a esser considerato tale? Ti senti responsabilizzato, portatore di un modello da seguire?
Nel modo più assoluto no e non voglio nemmeno esserlo. Io faccio la mia vita, sono un attore, se piaccio sono contento ma non voglio essere né un modello, né un idolo, nè tanto meno un esempio. Non voglio aver questa sorta di responsabilità, non voglio dar consigli, non voglio esser un modello impeccabile di correttezza, di etica, di precisione. Voglio esser me stesso e basta a prescindere da tutto il resto. Lasciatemi sbagliare, voi sbagliate per conto vostro.
Come hai iniziato la tua carriera da attore e quando hai scoperto di amare recitare?
Molto gradualmente, circa dieci anni fa, un po' per gioco, per caso, per piacere.
Ricordi il tuo primo provino?
No, ho fatto moltissimi provini ma il primo non me lo ricordo.
Quante volte ti è capitato di sentirti dire che hai la faccia da bravo ragazzo e che saresti un ragazzo ideale?
Qualche volta, specialmente chi non mi conosce. Forse non sarò il ragazzo ideale ma il buono che c’è in me basta a nascondere le mie ansie, la mia follia, la rabbia, la cattiveria e le mie tante debolezze, celate dietro la faccia da bravo ragazzo.
Sicuramente lo sei per Ilaria, la tua ragazza, o si lamenta di alcuni tuoi difetti?
No, non si lamenta, viviamo serenamente il rapporto di coppia, c'è molta complicità fra di noi.
Sei geloso come Iago o più tollerante?
Molto più tollerante, la gelosia è una forma perversa d'amore; non sono geloso, non va d'accordo con la complicità che è la cosa a cui tengo di più.
Hai mai fatto pazzie per amore?
No, niente di folle o particolare.
Credi nell'amicizia fra ragazzo e ragazza?
Sì, certo due amici sono due amici, si potrebbe poi sfociare nell'attrazione fisica ma un ragazzo può esser amico di una ragazza anche se, poi si potrebbe arrivare a una relazione sessuale e sentimentale.
La zona di Roma che preferisci e dove ami trascorrere il tuo tempo libero?
Amo Trastevere, dove vivo, mi piace passeggiare ma stare anche a casa.
Vivi di più il presente o pensando al futuro?
Ho imparato a vivere di più il presente perchè prima vivevo di nostalgia del passato; ora mi godo invece i momenti belli che ho, quasi un “carpe diem” ma fino a un certo punto perchè non voglio vivere giorno per giorno ma con una visione un po' più ampia, sempre considerando che il presente è ciò che devo vivere.
Cosa vorrai fare “da grande”, quali sono le tue ambizioni?
Sicuramente vorrei continuare a fare l'attore. Non so quello che succederà, non ne ho idea, non mi faccio programmi.
Puoi anticiparci qualcosa dei progetti in vista?
Inizierò a girare un film ad aprile: “Road Movie”; è una storia ambientata un po' in giro per l'Europa: a Parigi, Amsterdam, Barcellona e anche in Italia, la storia di un viaggio.


CURIOSITA'
Segno zodiacale: Capricorno
Colore preferito: Rosso
Cibo preferito: Pasta
Libro preferito: Shantaram di Gregory David Roberts
Il tuo motto: Non datemi consigli, so sbagliare da solo
Squadra del cuore: Roma
Film preferito: Fight Club
Hobby: Leggere
Paure: la folla


LO SAPEVATE CHE...
Nicolas ha recentemente debuttato come scrittore col libro “Bravissimo a sbagliare”. E' il suo primo romanzo, uscito da poco nelle librerie. La vicenda è la storia d'amore, tormentata ed appassionata, tra Matteo e Irene. Un libro sulla crescita giovanile: quell'identità da trovare e costruire con le proprie mani e capacità attraverso speranze, domande, relazioni.

La coppia Vaporidis-Spada, in barba a chi spesso li voleva in crisi, va a gonfie vele più che mai, tanto che al dito della bella Ilaria ha fatto capolino un anello di brillanti. Il gioiello sarebbe stato recapitato alla Spada direttamente in teatro, dove era impegnata per lavoro. Si sente già nell'aria il profumo dei fiori d'arancio, care fans rassegnatevi...

Il giovane attore si reinventa interprete musicale. Nicolas non ha mai nascosto la sua passione per la musica e infatti si è reinventato cantante, interpretando due canzoni nel film “Questa notte è ancora nostra”, la pellicola che l’ha fatto innamorare di Ilaria Spada. A curare i testi è stato Daniele Silvestri.

Nicolas è anti-gossip: da recenti sue dichiarazioni, emerge che è “allergico” e non sopporta ogni forma di gossip, assieme ai paparazzi. “Quella cosa che viene spacciata per giornalismo è solo ricerca del pettegolezzo, voglia di scavare nella vita privata, di mettere una macchina fotografica al bagno e far vedere il vip in una situazione normale, mettendolo in ridicolo”.

Il beniamino delle teenagers, ebbene sì, soffre di “demofobia”. “Il terrore della folla è cominciato quando ero ragazzo: odiavo le discoteche. Crescendo, la nevrosi è peggiorata”. Una fobia, questa, che impedisce di star a proprio agio in ambienti affollati e rumorosi come concerti, discoteche, piazze gremite.



Lidia Modena
Fonte: Young18 n.76 aprile 2009

AMORE INTERNAZIONALE

Il mondo ormai è globalizzato e con esso anche le relazioni diventano internazionali. Le coppie miste sono ormai una realtà quotidiana nella nostra società ma quanto questi rapporti sono una corsa a ostacoli o una strada in discesa?

Le coppie miste sono un tema emergente e molto attuale: in Italia esse sono già oltre 200.000 e crescono al ritmo di circa 6.000 all'anno. Si può parlare di boom dell'Italia mista con una coppia su sette con almeno un partner straniero e la quadruplicazione dei matrimoni misti.

L'Italia si trasforma, così, attraverso i flussi migratori, cambiando il colore della sua pelle, il sistema dei valori riconosciuti, la foggia dei suoi vestiti, le religioni professate, il modo di mangiare e persino di innamorarsi. Le coppie miste occupano, in ogni caso, un posto rilevante nel processo di trasformazione interetnica e interculturale del nostro paese. L'Italia del domani è quella di oggi : una futura società multietnica paragonabile al melting pot americano.

La motivazione profonda di un'unione con una persona straniera

Forse per la ricerca di maggiore apertura e libertà, di novità e di confronto. Una sorta di sfida alle nostre regole culturali, familiari e alla legislazione perchè relazioni miste trasformano le istituzioni, rendono “normale” lo scambio tra culture, apportano arricchimento alla società: i figli che nascono conoscono più mondi, più lingue, più religioni.

Rischi di rottura

Parallelamente a un apporto positivo alla società, relazioni miste possono portare anche a scontri dovuti alle profonde differenze; si discute e si litiga su come amministrare il denaro, sui regali, sulle vacanze, sull'educazione dei figli. La religione, che pure incide, non sembra essere il principale elemento di rottura. C'è una difficoltà nel riposizionarsi continuamente nei ruoli di una famiglia “atipica”. Il limite più grande delle unioni miste sembra il fatto di essere ancora isolate dalla società e non accettate. I dati Istat dimostrano che una coppia interrazziale su tre si spezza e il tasso di divorzio è circa il doppio di quello italiano.

Questione sociale

Quando si parla di coppie miste, si parla anche, soprattutto, di fenomeno sociale: tutti si dicono tolleranti, ma la tolleranza non va bene se essere tolleranti vuol dire "sopportare"; il problema è proprio questo: l'accettazione delle coppie miste, che dovrebbe essere una cosa normale e non una realtà da sopportare. La diversità crea problema solo per chi ne ha paura ovvero per chi è ignorante. Queste coppie vengono quindi viste come di serie B, spaventano e suscitano dubbi.


Cosa ne pensano i giovani oggi? Glielo abbiamo chiesto...

Roberto da Verona 20 anni “Non ho nessun pregiudizio verso le coppie miste. Sul fatto che possano funzionare o meno dipende dalle persone coinvolte; anche se i partners non hanno pregiudizi fra di loro, ne avranno di sicuro gli altri e quindi non dovrebbero farsi influenzare da cosa dice o pensa la gente”.

Miriam da Torino 25 anni “Dipende dall'apertura mentale delle persone: già lo stare assieme, avendo differenze culturali, religiose, di etnia o lingua, presuppone che queste abbiano una grande apertura mentale. Queste relazioni possono funzionare se non ci sono pregiudizi da entrambe le parti. Se ci sono, la relazione non può sussistere”.

Simone da Napoli 19 anni “Penso che già il fatto che se ne parli e che vengano distinte dalle coppie non miste sia un segno di pregiudizio generale; io non ho particolari considerazioni in merito, per me sono alla stregua di tutti gli altri tipi di rapporti, quale differenza c'è? Anzi per me sono un aspetto positivo per una società poiché la arricchisce anche se un'integrazione totale equa e paritaria non è facile”.

Andrea da Milano 18 anni “Restano alcune differenze alla base ma, ad esempio, la differenza di lingua è superabile col tempo. Il colore della pelle non penso possa creare problemi, più che altro sono la cultura e le abitudini con cui una persona è cresciuta, ad essere difficili da superare. Si puo' provare ad accettare reciprocamente usanze e cultura ma sono talmente ben radicate in noi che prima o poi riemergono. Una convivenza è già difficile quando le due persone sono dello stesso paese e lingua, figuriamoci quando lo sono per religione o cultura diverse. Si può anche provare ma la vedo comunque una strada difficile”.

Teresa da Varese 19 anni “Sono stata assieme a un ragazzo di origine marocchina per circa due anni. I miei genitori hanno da subito ostacolato questa relazione ma eravamo innamorati. Vedevamo la nostra storia importante ma mi sentivo incompleta perchè non potevo entrar in casa sua per la sua religione. Lentamente ho smesso di amarlo e ci siamo lasciati. Non nego che ciò è successo, in parte, a causa della sua mentalità; mi riteneva come una cosa sua e con la storia seguente, con un altro ragazzo, mi sono accorta di quanto fossimo diversi e incompatibili”.

Luisa da Catania 21 anni “Una relazione simile può funzionare ma dipende dal grado di differenza, poichè un conto sono una coppia italo-inglese, un conto una italo-araba; le differenze cambiano da caso a caso, da quanto le persone coinvolte sono mentalmente elastiche e da quanto sono legate alle tradizioni della propria cultura. Se due persone si amano cercano di superare le reciproche differenze ma alla base rimane comunque una discrepanza che spesso può riaffiorare; ci vorrebbe una volontà nel portare avanti la relazione talmente forte, da eliminare ogni pregiudizio, differenza ed ostacolo. Non credo sia facile ma nemmeno impossibile”.


Lidia Modena
Fonte: Young18 n.76 aprile 2009