Ho da pochi mesi scoperto gli "spignatti", ovvero i cosmetici fatti in casa. Tutto è partito a scoppio ritardato poiché una mia compagna di università attenta al bio e green mi aveva parlato l'estate scorsa di questa tendenza nel realizzare i propri cosmetici in casa, in modo da evitare sostanze dannose onnipresenti nei prodotti commerciali. La cosa mi incuriosì ma non attecchì subito.
In seguito cominciai a documentarmi su forum, blog, canali youtube, ecc. La mia curiosità crebbe e la voglia di provare anche. La scintilla fu una mia amica, anch'essa vicina al bio e decidemmo di fare un ordine di materie prime al quale si aggiunse poi un'altra ragazza della mia stessa città che trovai per caso su un forum di settore. E così ora mi ritrovo a spignattare creme, maschere, pozioni antirughe ecc. E' un hobby rilassante, dedicato completamente alla cura della propria persona ma mi sorge una domanda. Oggi che sono ancora "in casa", che non lavoro full time, che non ho famiglia e la vita frenetica di tutte le donne lavoratrici con famiglia, come farò per portare avanti questo interesse?
Un po' di tempo fa inciampai volentieri in un articolo di una famosa donna manager straniera dove parlava del tempo. Ognuno deve fare delle scelte per quanto riguarda il tempo che ha a disposizione. O scegli la carriera e allora vanno in secondo piano famiglia e persona oppure ti dedichi alla famiglia e agli interessi, oppure cerchi dei compromessi ma in un modo o nell'altro la botte piena e la moglie ubriaca non si possono avere quindi bisogna necessariamente investire il tempo in campi selezionati. Ansia! Non capisco infatti come possa, una donna lavoratrice magari full time, con figli e marito, curare i prori interessi, avere una vita sociale, magari andare in palestra, curare la propria persona a livello d'immagine, sbrigare tutte le commissioni, ecc. Insomma non è che sniffa come la protagonista di "Ma come fa a fare tutto?". Sicuramente no, semplicemente fa delle scelte e delle rinunce. Ne "Il Diavolo veste Prada" Emily confessa alla Hathaway che quando la sua vita privata sarebbe andata a rotoli avrebbe spiccato il volo per la carriera: tristezza! Purtroppo il giorno è fatto di 24 ore e un essere umano normodotato non ha livelli d'energia inesauribili, magari fossimo delle duracell!
Morale della favola sarà improbabile lavorare full time, avere figli e marito, vita sociale intensa, seguire tutti gli interessi, dedicarsi alla propria immagine, sbrigare tutte le normali incombenze della vita. E' un po' come la teoria della vita dello studente: sonno+vita sociale= non supero gli esami, vita sociale+supero gli esami= niente sonno, supero gli esami+sonno= niente vita sociale. Ovviamente ci sono sempre le eccezioni ma non penso che possano diventare una condizione stabile.
La vita è tutta una scelta, c'è chi non ha voglia di scegliere, chi è costretto, chi gioca d'anticipo e sceglie prima...
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