lunedì 22 novembre 2010

MODE MORTALI


MODE MORTALI
RISCHIARE LA VITA PER GIOCO

Corrono sui tetti dei treni in corsa, stanno seduti sui binari, simulano il soffocamento con un foulard attorno al collo, si lanciano da un edifico all'altro, si ubriacano fino ad andare in coma etilico. I ragazzi, con telecamere o videofonini filmano le proprie “performance” e le caricano su YouTube per sentirsi degli eroi ed essere acclamati dal popolo della Rete. Sfidano la morte per gioco incoscienti del grave rischio che corrono. Una moda sempre più diffusa e pericolosa importata dai paesi anglosassoni, Stati Uniti e Francia e che sta dilagando, purtroppo, anche in Italia. Azioni insensate, idiozie che ricercano consenso e puntano a stupire. Bravate che si fanno forse per esibizionismo, spirito di gruppo, voglia di sentirsi grandi, desiderio di visibilità o soltanto per noia. Questi “giochi” mortali hanno provocato, a partire dagli anni Novanta, diverse vittime e ne continuano a fare tuttora. “Giochi” che, a quanto pare, non hanno nulla di divertente viste le gravissime conseguenze.


BALCONING
Un salto dal balcone per provare il brivido del vuoto. Il balconing è scoppiata come una vera e propria moda estiva: numerosi ragazzi hanno trascorso le lunghe notti estive con questo gioco estremo che consiste nell’ubriacarsi e buttarsi giù dagli altissimi balconi degli hotel per atterrare nelle piscine delle strutture, possibilmente vivi. Una pratica non isolata che si accompagna agli altrettanto pericolosi salti negli ascensori. Un'assurda moda che sta spopolando soprattutto in Spagna tra i turisti. Svariate droghe e qualche bicchiere di troppo sono il mix esplosivo per questo assurdo gioco. Negli ultimi due anni i “tuffi sbagliati” si sono moltiplicati e il bilancio delle vittime è lievitato. Purtroppo spesso non si atterra nel modo giusto: si muore o si subiscono gravi danni. Dal 2008 ad oggi i “morti acrobatici” sono stati undici, sei dei quali in questa estate.

PULCIN BAGNATO
A piedi e di corsa sull’autostrada: una vera e propria prova di coraggio rischiosissima. Nel marzo scorso la polizia stradale ha fermato tredici ragazzini che si divertivano ad attraversare l’autostrada schivando le automobili in corsa nel tratto Milano-Genova filmando anche “l'impresa”. Lo facevano per emulare il gioco chiamato “pulcin bagnato”, una moda che arriva dagli anni Sessanta che in principio prevedeva due auto lanciate l'una contro l'altra.

SKYLARKING
Chiamata anche "surfers suicide", questa pratica vede giovanissimi salire sui tetti dei treni e stare in piedi non appena il convoglio prende velocità. Nel 2003, a New York, un ragazzino di 14 anni è morto perché colpito da un palo di ferro. I “base jumpers” invece si lanciano dalle cime dei grattacieli, a volte senza paracadute, sperando che un mucchio di foglie o neve attutisca l'atterraggio. I salti non avvengono solo dai grattacieli ma come punto di lancio vengono usati anche montagne, ponti e antenne.

SUI BINARI E SOTTO GLI AUTOBUS
I teenager inglesi lanciano una nuova, pericolosa moda che consiste nello sdraiarsi tra i binari e aspettare i treni in arrivo per poi attraversarli di corsa e sfuggire per un soffio all'investimento, come in una sfida mortale. Altro gioco per sfidare la morte è gettarsi sotto un autobus in corsa, rimanere rannicchiati e farsi passare il pesante mezzo sopra, senza farsi male.

BINGE DRINKING
Fenomeno partito dall’Inghilterra dove il gioco è bere in modo compulsivo fino a perdere i sensi ed arrivare al coma etilico. Spesso il binge drinking prende il via durante party, eventi musicali o sportivi feste di fine corso di studi, serate in discoteca e così via. Quindi è più probabile che capiti in situazioni “sociali” e non in solitudine. Le ripetute bevute possono essere occasionali ma potrebbero anche trasformarsi in atteggiamento frequente e poi in alcolismo. Il consumo è almeno di 5/6 bicchieri (in ogni caso molto al di sopra del proprio grado di tolleranza dell'alcol), in modo consecutivo e rapido trangugiando l'alcol tutto d'un fiato. L'alcol ingerito in questo modo ha effetti più deleteri. Viene messa in serio pericolo la propria salute fisiologica e psicologica correndo gravissimi rischi. Possono verificarsi disturbi dell'umore come depressione, disturbi sessuali e del sonno. Possono presentarsi anche problemi cognitivi, di apprendimento, memoria e concentrazione. Infine possibili danni cardiaci, epatici e renali.

FLAMBE'
Darsi fuoco per sfida. Succede a Pesaro dove una telecamera ha filmato una bravata che è costata la denuncia ad un barman e al gestore di un bar per lesioni personali con insidia e per accensioni pericolose oltre alla sospensione della licenza per una settimana. La pratica consiste nel vaporizzare del liquido flambé sul braccio e dare fuoco. Un gioco di resistenza che ha coinvolto alcuni ragazzi ed ha provocato un’ustione di secondo grado ad un diciassettenne. Un gioco che sarebbe potuto finire in tragedia.

FUNKY CHICKEN
E' allarme in Inghilterra per un gioco in voga fra i teenagers che avrebbe ucciso finora circa 90 ragazzi. Chiamato “funky chicken”, “space monkey” o “choking game” in UK e “jeu du foulard” in Francia, ovvero il “gioco del soffocamento” che consiste nell'indurre una sensazione di forte vertigine, spesso seguita da svenimento e iperventilazione per alcuni minuti, per poi bloccare il flusso di ossigeno al cervello premendo sull'arteria della carotide attraverso un foulard. Questi svenimenti indotti possono talvolta causare crisi epilettiche, tremori, spasmi, amnesia, danni irreversibili al cervello, demenza, coma e anche la morte. Un foulard intorno al collo per una sfida di gruppo a chi stringe più forte fino a perdere il respiro e i sensi. Questo causerebbe, a detta di chi lo pratica, uno sballo senza l'utilizzo di alcol o droghe.

PARKOUR
Si chiama “parkour”, arte del cadere, lo sport urbano estremo nato in Francia e ormai ampiamente diffuso anche in Italia. Consiste nel saltare da un edificio all’altro, rimbalzare sui tetti, superare ostacoli, secondo un percorso prestabilito, nel minor tempo e nel modo più semplice possibile attraverso avvitamenti, salti, capriole, arrampicate, senza mai toccare il suolo. Parkour è un neologismo nato sostituendo la s con k alla parola francese parcours "percorso". Chi lo pratica si arrampica sui tetti, salta, piroetta e si lancia in un percorso a ostacoli fatto di muri, tetti, ponti, parapetti, grondaie e cemento. In Francia la passione per questa pratica sta facendo molti proseliti, soprattutto nel Web. La diffusione di moltissimi filmati amatoriali su Internet che mostrano le acrobazie di esperti parkouristi ha fatto sì che lo spirito emulativo spopolasse soprattutto tra i giovani ed il fenomeno diventasse una trasgressione per i minori alla ricerca dell’ebbrezza del pericoloso e proibito. Infatti saltare da una proprietà privata all’altra è un reato previsto dall’art. 614 come “violazione di domicilio” e l’affrontare voli di decine di metri lo rende anche rischioso. Sono, infatti, numerosi ed in crescita gli episodi di giovanissimi feriti anche gravemente per avere fatto irresponsabilmente queste acrobazie urbane.

Fonte: Top Girl N.149 NOVEMBRE 2010 Lidia Modena

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