domenica 6 giugno 2010

CONTRO I PREPOTENTI

COME DIFENDERSI DAI PREPOTENTI


Purtroppo a tutti è capitato di trovarsi faccia a faccia con presone che si comportano in modo arrogante, che umiliano e stressano gli altri. Come comportarsi in queste spiacevoli situazioni e non esaurire la pazienza? La migliore arma è l'intelligenza. Non perdete la testa e seguite queste poche e semplici mosse per dire basta ai prepotenti!


Il primo suggerimento è quello di riconoscere queste persone in qualunque ambiente. Compito facile, perché vari elementi accomunano i soggetti in questione: sono arroganti, si sentono superiori agli altri, compiono tentativi di invadere il campo altrui, rubando idee e meriti, umiliano, fingono di ignorare lo status altrui. Ok, ma cosa fare allora per difendersi? Le regole sono poche e facili: oltre, naturalmente, al tentativo di evitarli il più possibile, fondamentale è il distacco emotivo, il crearsi “nicchie” esterne di soddisfazione e tranquillità. Trovare la giusta strategia per non impazzire è fondamentale. L'importante è fare una “cura ricostituente” alla propria autostima e non discutere mai con una persona del genere: la gente potrebbe non notare la differenza... E' ora di ribellarsi ai piccoli soprusi: un allenamento per affrontare anche battaglie più grandi e per rendere più civile la società in cui viviamo. La prepotenza è estremamente pericolosa dal punto di vista educativo perché illude che la vita sociale, lavorativa e politica non sia governata dalla legge e dal merito, ma dalla forza e dall'arbitrio. Come se il potere non sia in mano a chi incarna i valori, ma a chi incarna i non valori quali la corruzione e l'immoralità. Ricordate, quindi, di mostrarvi superiori attraverso il rispetto e la buona educazione. Bisogna trovare un giusto equilibrio: essere versatili e saper improvvisare è la migliore arma che si possa avere, infine le parole sono uno strumento di attacco e difesa unico.


Le forme di prevaricazione

  • azioni fisiche: possono andare da episodi di aggressione lieve (tirare i capelli o spintonare), all’appropriazione o danneggiamento di oggetti altrui, fino alle forme più gravi di violenza fisica a mano o con l’uso di armi;

  • comportamenti verbali: comprendono diverse forme di minacce, insulti, prese in giro che possono riguardare, aspetti della personalità, caratteristiche fisiche (anche handicap o colore della pelle) e aspetti relativi alle preferenze sessuali;

  • comportamenti indiretti: costituiscono la modalità più subdola, spesso basati sul pettegolezzo, sulla calunnia e miranti a prevaricare psicologicamente e demoralizzare.

Le prime due tipologie di azioni sono messe più spesso in atto dai maschi; le forme verbali e indirette sono, invece, una modalità di prevaricazione prettamente femminile.



Identikit del prepotente

L'essenza della prepotenza è l'ostentazione della propria superiorità rispetto a tutte le regole sociali, morali, legali e al giudizio della comunità. Il prepotente agisce sempre in modo tale da dimostrare agli altri che può fare ciò che vuole. Generalmente, dietro la sua apparente sicurezza, mostra dei problemi relazionali destinati a peggiorare con il trascorrere del tempo. I prepotenti hanno mancanze relative a determinate abilità appartenenti alla cosiddetta “intelligenza emotiva” e, in particolare, risentono negativamente di bassi livelli nello sviluppo dell'empatia. Anche il riconoscimento delle proprie emozioni appare basso e, poiché la consapevolezza dei propri stati emotivi è fondamentale per un'adeguata gestione della vita affettiva, quest’ultima risulta connotata da reazioni emotive istintive che prendono il sopravvento su ogni alternativa ragionata. Le dimensioni linguistiche ridotte sembrano essere direttamente connesse alla tendenza a mettere in atto ,costantemente, comportamenti aggressivi quando si verificano situazioni relazionali ambigue, dal momento che non esistono sufficienti capacità di dialogo utili al chiarimento di situazioni problematiche.

Identikit di chi subisce

Anche le “vittime” sono accomunate spesso da caratteristiche psicologiche e comportamentali simili. Una delle principali caratteristiche relazionali è la mancanza della capacità di esprimere se stessi, senza essere passivi o aggressivi. Spesso le vittime di prepotenze sviluppano sintomi di ansia o depressione , che vengono manifestati in modo più o meno palese, frequentemente sotto forma di sintomi somatici (febbre, mal di testa, problemi gastrointestinali, ecc.). Altre volte i segni di malessere psicologico possono essere più chiari, come nel caso di crisi di ansia o di pianto o ,quando sono presenti, incubi ricorrenti legati alle pressioni subite. Si arriva al punto da non aver più autostima e a pensare di non essere in grado di tenere testa ai prepotenti, subendo. Reprimendo a lungo questi sentimenti negativi, senza liberarli in un canale di sfogo, si rischia di incorrere nell'esaurimento.

Riassunto consigli

  • Impara a riconoscere i prepotenti

  • Crea un “distacco emotivo”

  • Sii decisa e sicura di te

  • Non rispondere in modo impulsivo a provocazioni

  • Mantieni la calma e la pazienza

  • Sii superiore attraverso educazione e rispetto

  • Non rispondere ad attacchi fisici

  • Cerca di ignorare il prepotente, è inutile cercar di voler ragionare

  • A volte può servire una sottile ironia assieme a diplomazia

  • Smorza la prepotenza e non alimentarla

  • Impara a esser assertiva, ovvero dire ciò che pensi, farti rispettare, senza prevaricare l'altro

  • Non lasciare che i prepotenti ti creino stress e ansia

Lidia Modena

Fonte: Young18 n.78 giugno 2009



6 commenti:

  1. Dov'è la soluzione? Non la vedo, ignorare essere educati ed avere una punta di sarcasmo per smorzare..., ma che scherziamo? Questo vuol dire subisci. La verità è una o sei un povero disgraziato, o ti difendi bene, o prevarichi. Ogni persona è quello che è e si può modificare un po' perlopiù nella tenera età, poi si può dire che resta ciò che è e chi subisce subirà sempre.

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  2. ciao scusa se rispondo solo ora ma non accedo molto spesso al blog recentemente e i commenti mi sfuggono sorry! Comunque tornando al discorso dei prepotenti, oggi basta che dici qualcosa e subito ti ammazzano quindi penso che a entrare in campo debba essere la diplomazia, dopo tutto chi ha più intelligenza la usi...Rispondere con aggressività noon fa che aumentare il livello di aggressività senza risolvere un bel niente. L'ironia può essere una faccia delle reazioni da usare combinata assieme alla diplomazia. Soltanto gli ignoranti urlano ancora più forte se uno gli grida. Penso che non sia facile non subire senza cadere nella trappola di diventare poi a nostra volta prepotenti. Da come parli per te è tutto o bianco o nero senza sfumature, credo che invece ci possano essere molte gradazioni di grigi...Basta saperle applicare a seconda delle circostanze e delle persone che hai davanti. :) spero di aver risposto in modo esaustivo! sono contenta che il mio articolo ti abbia suscitato questa riflessione!

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  3. Credo che proverò ad utilizzare questo metodo.Fin ora rispondere al fuoco con il fuoco non mi è servito a nulla,anzi mi sfinimento.

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  5. Scusate, ma se io reagisco contro un comportamento instigatorio, non mi devo far sentir dire che avrei dovuto agire in un altro modo o addirittura essere additato, per aver reagito in maniera energica contro il comportamento instigatorio subìto, come se avessi accesa io la miccia, pur avendola accesa la cuntraparte, per mezzo di frasi come: "Ma così dove sarebbe la differenza tra te e lui o lei?" E di varie altre analoghe, sopra a tutto quando la instigatio è dolosa e o ricidiva, anche dopo varii basta, essendo la differenza in che uno dei due sia stato attaccato dallo altro, senza che lo meritasse e poi in natura gunziona in un altro modo, ossia in, se tu mi invadi, io ho la possibilità di affrontari e tu non cessi quel comportamento di invasione di un altrui territorio, pur avendo notato il digrignamento dei denti, ti sbrano, qualora io sia per esempio un leone, una tigre ecc o ti incorno, qualora io sia un toro e tu te lei cercata per il da te fatto prima, inoltre, io avrei voluto vedere se determinati individui avessero avuto il coraggio di avere quella strafottenza nei tempi, per esempio, del codice hammurabico e comunque, se lì qualcuno li avesse asfaltati, sarebbe stato tutelato, non punito per reazione "esagerata", malgrado la psicologica violenza arrecata dalla strafottenza perpetrata dalla cintraparte anche dopo varii: "BBBASTAAAAA!"

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  6. Non esiste che debbano essere avute accortezze, verso chi per primo o per prima non ne ha, pur sapendo il da lui o da lei fatto, non essendo io responsabile dei grucci di quello o di quella e se hai problemi, impedentiti di non prevaricare, non uscire, rimani dove stai, da solo o da sola o con non più di chi è come sei tu e insultatevi, prevaricatevi a vicenda e possibilmente uccidetevi anche a vicenda.in quanto chi prevarica non si preoccupa di che stia prevaricando, quindi non vedo perché il o la subente debba preoccuparsi di non rendere pane per focaccia, di trattenersi e di altro.

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